Che ruolo ha il laser nella lavorazione della pelle? Quali sono i vantaggi in termini di risparmio energetico, tempi e costi? Quali gli scenari e le possibilità future?
Lo abbiamo chiesto a Remo Petroselli, General Manager di Chimont Group e Responsabile del progetto The Yellow Lab.
The Yellow Lab è il laboratorio della Chimont nato dall’idea di colmare le lacune presenti all’interno delle aziende meccaniche e di prodotti chimici, un vero e proprio centro di ricerca congiunto che vede coinvolti i macchinari, la chimica e le concerie.
Il suo obiettivo? Ricercare i prodotti chimici e produrli con le migliori performance possibili. Per fare questo servono macchinari con particolari caratteristiche, come i sistemi laser di Ot-Las.
La nostra è infatti una delle 8 aziende che fanno parte del progetto The Yellow Lab, ed è stata scelta perché i nostri macchinari riescono a raggiungere risultati eccellenti in 3 direzioni:
- trasformazione delle pelli
- creazione di processi di produzione virtuosi che riducono i costi
- basso impatto ambientale
“Abbiamo conosciuto Ot-Las da un cliente comune, per cui abbiamo risolto insieme un problema legato alla lavorazione della pelle” – racconta Remo Petroselli – “Lavorando insieme su potenza e piani di lavoro adeguati, oltre che sulla deodorizzazione e sui residui carboniosi, siamo riusciti ad ottenere risultati eccezionali”.
Per andare incontro alle richieste dei conciatori e dei brand di moda, Ot-Las ha messo in campo non solo i propri macchinari laser ma anche i propri tecnici, che hanno aderito attivamente al progetto sviluppando soluzioni tecniche mirate e capaci di interpretare il concetto di rifinizione della pelle da un altro punto di vista, privilegiando l’aspetto estetico, funzionale-efficiente ed ecologico.
Possiamo quindi affermare che oggi si può laserare la pelle con precisione chirurgica, eliminando del tutto odori e residui, ottenendo così un prodotto prontamente utilizzabile.
Ecco il video completo dell’intervista: